Steve e le sue cuffiette
di AsinoMorto
Steve Jobs è morto e vorrei dedicare qualche minuto a ricordarlo, senza pretese.
E non mi si chieda di giudicare Jobs attraverso la lente tecnologica della qualità dei suoi prodotti. Non mi interessa, perché la sorte mi ha concesso di vivere tutta l’evoluzione della “micro-informatica”, dagli anni ’70 a oggi e quindi ne ho viste tante e l’ultimo dei miei interessi è la velocità di un processore o la qualità di un display o il miglioramento di prodotto.
Quelle sono cose che lascio ai giovani, che è il tempo loro.
Io voglio ricordare Jobs per le cose che mi vengono in mente quando penso a Jobs. Non per l’iPhone che è un telefono come tanti altri; non per il Mac, che è un computer come tanti altri.
Ma per il NeXT, che nessuno giustamente ricorda, che fu un fallimento clamoroso e poi l’allontanamento di Jobs dalla Apple.
Ed era un uomo ripudiato, sconfitto e mi ricordo i titoli che, come al solito, infierivano sull’uomo “finito”, schiantato dai troppi errori, dal troppo orgoglio.
E lui che fa ? Mette assieme il gruppo di creativi più creativi della galassia conosciuta e fonda la Pixar. E quando si parla di “scarto del cavallo” e di pensiero laterale, a me viene in mente questa decisione, e il successo è venuto dopo e nessuno ci avrebbe creduto mai.
E rinasce e si riprende la Apple e riparte da zero e diventa il “mito” che adesso tutti ricordano. Ma il mito sta nel rialzarsi dalla sconfitta. La vittoria è solo un dettaglio, se arriva.
E poi un altro particolare. Jobs non ha inventato neppure l’iPod, di fatto esisteva già (si chiamava Walkman, do you remember ?). Steve Jobs ha inventato le cuffiette bianche, che quelle si, non si erano viste mai.
Ecco, questo è il punto. Steve Jobs è stato un uomo che è caduto e si è rialzato, che ha rischiato quello che nessuno avrebbe avuto il coraggio di rischiare. Ed era un uomo con le cuffiette bianche, in un mondo di uomini con le cuffiette nere.
Per ricordarlo e onorarlo nella sua ultima, dolorosa, ineluttabile sconfitta, per farlo diventare un esempio da seguire e un uomo rispettato, a me basta questo.
Ohhh qualcuno che ricorda il neXt il computer con lo schermo ps
Lo vidi al macworld di sanfrancisco il secolo scorso, che emozione!!
Altri tempi, vero ? però è tutto partito da lì… 🙂
Ciao e grazie.
Davvero un gran bel post… Io purtroppo data la mia giovane età posso solo ricordarlo per le grandi migliorie che ha portato alla mia vita… Grazie ad un telefonino ora ovunque mi trovi posso fare tutto, senza problemi…
Purtroppo che oggi non sia mancato solo un genio ma anche un uomo di grande esempio… Che non si è mai fatto abbattere da nulla e ha sempre lottato fino in fondo per ciò che voleva davvero…
ha vinto tante battaglie… Purtroppo ha perso quella più importante… Ma lo ha fatto da grande… Perchè tutti ora ricorderemo Steve Jobs come un Genio Combattente che ha saputo cambiare il mondo…
Saluti
Luca
E’ vero…. nel bene e nel male 🙂
Grazie.
Semplicemente, non potrei essere più d’accordo di così. Quel coraggio a rialzarsi, quell determinazione ad andare avanti… era quello che lo ha reso grandissimo ed umano ai miei occhi.
E’ vero. Se avesse vinto sempre tutto, non sarebbe lo stesso.
Ciao e grazie 🙂
Un post da vero “Ingegnere letterario”…bello e sintetico!
Luca perchè non cambi lavoro!!!!
E’ che se diventa un lavoro, poi di hobby che faccio ? 🙂
Ciao e grazie.
ma lui non si è mai “ripreso” la Apple: è la Apple che ha comprato la sua azienda e un anno dopo lui è diventato amministratore delegato della Apple, se non sbaglio…
Intendevo “ripreso” nel senso che ha imposto nuovamente la sua visione a quelli con cui era entrato in conflitto pochi anni prima, facendola crescere enormemente.
Scusa per l’imprecisione 😉
[…] Stavo per dimenticare ciò che quest’uomo ha rappresentato. Francesca me lo ha impedito. Lpado me lo ha impedito. Mammadifretta me lo ha impedito. Michela, QueenB, Adriana, Chiara me lo hanno […]
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